Georgina Munday, una donna gallese di Denbighshire, Regno Unito, ha affrontato una situazione complicata quando ha scoperto che sua figlia autistica di dieci anni aveva speso 3.100 dollari in Roblox utilizzando la sua carta di credito, senza che lei ne fosse a conoscenza.
La madre si è resa conto del problema quando ha notato centinaia di transazioni sospette sul suo conto corrente. Inizialmente, ha pensato che qualcuno avesse ottenuto in modo illecito le credenziali di una delle sue carte, ma ha successivamente scoperto la verità dopo aver contattato Apple e Tesco, la sua banca.
Purtroppo, sia la banca che Apple hanno inizialmente rifiutato di rimborsarla, sostenendo che sua figlia aveva eseguito personalmente le transazioni. Apple ha ribadito i termini della licenza del gioco e dell'App Store, sostenendo che non aveva diritto a alcun rimborso.
Tuttavia, Munday ha deciso di raccontare la sua storia alla BBC, sperando di ottenere giustizia. Finalmente, dopo una seconda revisione del caso, la banca ha deciso di accordarle il rimborso richiesto e ha aggiunto un extra come gesto di scuse e buona volontà.
Apple ha sottolineato che i genitori hanno la possibilità di impostare avvisi per i pagamenti non autorizzati prima che vengano effettuati. Inoltre, ha menzionato le funzionalità come "Ask to Buy" e "Screen Time for kids" per monitorare l'attività dei figli e ha evidenziato che Roblox stesso ha implementato limiti agli acquisti e notifiche per garantire maggiore trasparenza. È quindi consigliabile monitorare attentamente i figli durante il gioco per evitare l'accesso a informazioni sensibili.
La signora Munday ha dichiarato che in futuro sua figlia non avrà più accesso ai videogiochi. Questo incidente serve da promemoria per i genitori di adottare misure precauzionali e vigilare attentamente sulle attività online dei propri figli, al fine di evitare situazioni simili e proteggere le finanze familiari.
La madre si è resa conto del problema quando ha notato centinaia di transazioni sospette sul suo conto corrente. Inizialmente, ha pensato che qualcuno avesse ottenuto in modo illecito le credenziali di una delle sue carte, ma ha successivamente scoperto la verità dopo aver contattato Apple e Tesco, la sua banca.
Purtroppo, sia la banca che Apple hanno inizialmente rifiutato di rimborsarla, sostenendo che sua figlia aveva eseguito personalmente le transazioni. Apple ha ribadito i termini della licenza del gioco e dell'App Store, sostenendo che non aveva diritto a alcun rimborso.
Tuttavia, Munday ha deciso di raccontare la sua storia alla BBC, sperando di ottenere giustizia. Finalmente, dopo una seconda revisione del caso, la banca ha deciso di accordarle il rimborso richiesto e ha aggiunto un extra come gesto di scuse e buona volontà.
Apple ha sottolineato che i genitori hanno la possibilità di impostare avvisi per i pagamenti non autorizzati prima che vengano effettuati. Inoltre, ha menzionato le funzionalità come "Ask to Buy" e "Screen Time for kids" per monitorare l'attività dei figli e ha evidenziato che Roblox stesso ha implementato limiti agli acquisti e notifiche per garantire maggiore trasparenza. È quindi consigliabile monitorare attentamente i figli durante il gioco per evitare l'accesso a informazioni sensibili.
La signora Munday ha dichiarato che in futuro sua figlia non avrà più accesso ai videogiochi. Questo incidente serve da promemoria per i genitori di adottare misure precauzionali e vigilare attentamente sulle attività online dei propri figli, al fine di evitare situazioni simili e proteggere le finanze familiari.